Retaggio filosofico - KungFuThienMu

Kung Fu Thiên Mụ
Võ Đường Thiên Mụ
Scuola di Arti Marziali Vietnamite




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Âm- Spirito
Alla base della società orientale, quindi delle varie religioni che nei secoli si sono affermate in quelle zone, si possono riscontrare alcune filosofie comuni.
 
Il taoismo, il confucianesimo e il buddhismo, ognuna con le sue evoluzioni nei vari periodi storici hanno apportato alle società in cui si sviluppavano e quindi anche nella pratica delle Arti Marziali preziose componenti etiche, morali e pedagogiche.
Con alla base i principi filosofici, i movimenti fisici divenivano qualitativamente completi e comprendevano dei significati con erano tramandati solo agli allievi che se ne dimostravano degni.         
L’alternanza di movimenti concatenati ma opposti: duri e morbidi, diretti e riflessi, quindi attacco e la difesa, il pieno e vuoto, morbidezza e cedevolezza.
Anche le tecniche di respirazione energetica lavorando sui canali dell’agopuntura derivano da una ricerca fisica dettata da concetti filosofici.
 
 
 
TAOISMO

Tralasciando l’ambito religioso, il taoismo è particolarmente interessante per le sue implicazioni filosofiche, frutto di autori come Lao Tzu, Chuang Tzu e Lieh Tzu, conosciuti in tutte società asiatiche.
Tao inteso come flusso vitale, l’eterna e inarrestabile forza che permea l’universo, il principio originario dal quale scaturisce tutta la realtà.
Letteralmente la parola significa “via”, “corso”: il mutare elle cose che, secondo natura, senza imposizione di forze esterne, che determina l’esistenza di tutte le cose reali.
L’esistenza del Tao è inizialmente in uno stato di “vuoto” di “non esistenza”, impercettibile e inconsistente denominato Wu Chi. Da questo stato ne derivano le due caratteristiche che determinano la realtà, le dimensioni di “spazio “ e di “tempo”.
In conseguenza si sviluppa il concetto di “essere” da cui poi ne derivano i due principi opposti, il “positivo” e il “negativo” (Yin e Yang – Am e Duong).
L’energia del Tao quindi, attraverso i due opposti e i suoi gradi di composizione, crea i materiali, dal più pesante “terra” al più leggero “cielo”.

Lo spazio tra “Cielo” e “Terra” venne quindi affidato “all’uomo” che insieme costituiscono una triade, una forza cosmica che pervade l’intero universo, il “Chi”.
Il “Chi” a sua volta si divide nei cinque elementi, le forme elementari della materia in equilibrio tra le forze positive e negative.
Fuoco (grande duong), Legno (piccolo duong), terra (come equilibrio), Metallo (Piccolo Am), Acqua (grande Am)
Secondo una delle leggi base per i taoisti, quella dell’alternanza tra azione e non azione, i cinque elementi si modificano, generandosi, distruggendosi e equilibrandosi identificando stadi di trasformazione.
CONFUCIANESIMO

È una corrente di pensiero che rivolge tutta l’attenzione al comportamento dell’Uomo che, incentrandosi sulla “Via”, deve avere ogni situazione un comportamento virtuoso rispecchiando i valori etici e morali.
La nobiltà d’animo, si ottiene senza timori e con la giusta calma, evitando di cadere nei desideri della materialità quindi guardando le cose con distacco.
Limitare gli eccessi e mantenere un comportamento equilibrato e volto alla prudenza è quanto secondo gli insegnamenti i Confucio è necessario per trovare la “Via”. Il cammino per migliorarsi quindi deve essere ricco di benevolenza verso gli altri ma di spirito audace nel ripudiare le comodità, spesso non materiale, che sono quelle che non consentono di poter vedere i propri errori e quini non consentono di migliorarsi. Una continua cura di se stessi alla ricerca della propria soddisfazione data dal costante tendere al miglioramento.
Per diventare una persona migliore è necessario coltivare il proprio spirito attraverso lo studio e l’esercizio di un comportamento in linea con il “Li”, il “principio guida di tutte le cose grandi e piccole”. Il “Li” fornisce il modello dell’azione e il comportamento in linea con i principi naturali, la parola “Ren” indica la relazione tra due persone e quindi l’interazione umana in genere. L’azione “Ren” si basa su reciprocità e sincerità.
Nel Confucianesimo esiste un principio che vuole che gli uomini siano considerati e trattati con umanità ma stabilisce anche che tra gli uomini esiste una determinata gerarchia, in accordo con il proprio ruolo e rango nella società.
Secondo la dottrina di Confucio esisteva un nesso molto stretto tra come regolare le proprie azioni e il proprio rango nella società. Il giusto equilibro porta ordine e giustizia. Il suo  lascito quindi esorta il discepolo a iniziare un percorso da se stesso.
...Ogni cosa possiede radici e rami… conclusioni e inizi. Quando si sa ciò che viene prima e ciò che viene dopo, ci si avvicina alla Via. Gli antichi che desideravano manifestare luminose virtù al mondo prima governavano il loro stato; coloro che desideravano governare il loro stato prima mettevano ordine nella propria famiglia; coloro che desideravano mettere ordine nella propria famiglia prima coltivavano se stessi; coloro che desideravano coltivare se stessi prima correggevano il proprio cuore e la propria mente; coloro che desideravano correggere il proprio cuore e la propria mente prima facevano sì che i propri pensieri fossero sinceri; coloro che desideravano che i propri pensieri fossero sinceri prima ampliavano il proprio sapere. L‟ampliamento del sapere dipende dall‟indagine delle cose.  Quando le cose vengono indagate, la conoscenza si amplia; quando la conoscenza si amplia, i pensieri divengono sinceri; quando i pensieri divengono sinceri, il cuore e la mente si correggono; quando il cuore e la mente si correggono, la propria persona è coltivata; quando la propria persona è coltivata, la famiglia è in ordine; quando la famiglia è in ordine, lo stato è governato; quando lo stato è governato, in tutto il mondo regna la pace.  

La filosofia dei porcospini

C‟era una volta un gruppo di porcospini, ricoperti aculei aguzzi, che si strinsero vicini vicini per scaldarsi durante il letargo invernale. Non capivano però quanta distanza dovessero mantenere l‟uno dall‟altro per sentirsi bene: se si facevano un po‟ troppo distanti, non sentivano il beneficio del reciproco calore e allora si accalcavano l‟uno contro l‟altro; ma, appena si avvicinavano, gli aculei aguzzi penetravano nei loro corpi e allora iniziavano ad allontanarsi di nuovo; e quando si allontanavano sentivano di nuovo freddo… dopo essersi tormentati a lungo in questo modo, i porcospini trovarono finalmente la distanza appropriata,  vale a dire il modo di mantenere caldo il gruppo senza ferirsi reciprocamente.  
BUDDHISMO

In quanto filosofia, sempre a monte della religione, il buddismo ha più delle altre un aspetto più psicologico.
Il risultato, l’aspirazione a cui tende un praticante buddhista è direttamente quella di analizzare la sofferenza umana per tentare di trovarne una soluzione. E’ una filosofia che non indaga la creazione del mondo o i massi sistemi ma al contrario, molto pragmatica e diretta, vuole condurre l’uomo al “risveglio” di se stesso per allontanarlo da tutto ciò che è materiale e momentaneo.
Allontanarsi quindi dalla precarietà, quindi da tutto ciò che è temporaneo e transitorio porta l’uomo all’esperienza della sofferenza, condizione che, che secondo gli insegnamenti, è possibile abbandonare iniziando una vera e propria purificazione attraverso l’ “ottuplice sentiero” cioè quelle regole abbracciare la propria rinascita.
Retta convinzione, retta aspirazione, retta parola, retta azione, retti mezzi di sostentamento, retto sforzo, retta concentrazione, retta meditazione sono i principi che consentirebbero di percorrere la via interiore e attraverso la meditazione arrivare al risveglio, al Nirvana, cioè all’annullamento dell’individuo nel non essere.
Va sottolineato che il buddhismo è uno strumento per giungere all’illuminazione, essa è infatti alla portata di tutti, secondo la scuola Mahayana, anche se per un’altra scuola buddhista, la Hinayana, l’illuminazione è possibile solo conducendo una vita più distaccata e quindi consentita solo ai monaci.

Importante sottolineare che amalgamandosi con il taoismo, diede origine allo Zen.  Uno tra gli sviluppi più significativi del buddhismo è quello del Bodhidharma, fondatore dello Zen.
Quando ti interrogano curiosi, cercando di sapere cosa Esso sia, Non affermare nulla, non negare nulla. Perché ogni cosa affermata non è vera. E ogni cosa negata non è vera. Come potrà qualcuno dire con verità che cosa può essere,  Finché egli stesso non ha pienamente raggiunto Ciò che E‟? E dopo che l‟ha raggiunto, qual parola si può mandare da una Regione Dove il carro della parola non trova una via su cui correre? Dunque alle loro domande offri il silenzio soltanto, Il silenzio… e un dito che indica la Via.
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